Ero davanti alla Cappella di San Gabriele, non lontano da Tarascona, quando per la prima volta ho ricevuto un messaggio di Mario. Osservavo rapito il fregio sopra il portale di ingresso della piccola chiesetta duecentesca, collocata armoniosamente in un semplice campo di ulivi, cercando di immaginare chi fosse il personaggio alla sinistra dell'opera, quello fra le due bestie feroci. Ho saputo solo più tardi che rappresenta Daniele nella fossa dei leoni. Rapito in questi pensieri, immerso nel sobrio paesaggio provenzale che mi circondava, ricevo il primo messaggio di Mario. Una mail di due righe senza alcun oggetto:
La figura che stai osservando a sinistra è una moderna rappresentazione di quello che è un simbolo molto antico: l'Intuizione che si destreggia attraverso le iniquità del mondo.
Come ho descritto nel post precedente, nel leggere questa frase sono letteralmente sobbalzato. Un terrore profondo, nato da qualcosa di veramente antico, si era risvegliato in me. Non so spiegare cosa fosse questa sensazione. Mi ha dato come l'impressione di rivivere ciò che avrebbe provato un nostro antenato alla spaventosa sensazione di essere seguito da una bestia feroce, che in qualunque momento avrebbe potuto ghermirlo. Il cuore mi batteva all'impazzata, credevo di essere seguito, ho avuto paura per la mia famiglia che aspettava poco distante dalla chiesa.
Ricevo subito una seconda mail:
Non sono lì con te, sciocco. Sono davanti al computer di casa mia, in Italia. Tu pensi ed io ti rispondo con una mail, perchè hai ancora troppe emozioni per poter udire quello che io sto pensando. E' un modo semplice per aiutarti a comprendere senza per questo interferire in alcun modo nella tua vita. Il mio compito è risvegliare quella naturale abilità che ci fa comprendere cosa è veramente significativo nella nostra esistenza. Vedrò quando ti appresserai a questi momenti importanti e cercherò con le mie parole di sottolineartene la rilevanza. Col tempo ti abituerai da solo a percepirne i messaggi.
Dal terrore si passa qui alla confusione. Come faceva Mario a sapere dove ero? Una sorta di visione remota? Mi viene subito in mente che alcune delle possibilità che questa prospettiva offre sono lesive sia della privacy che della dignità delle altre persone. Mi sento spiato ed in qualche modo non libero di poter agire come meglio credo. Inizio a rispondere al suo messaggio, ma dopo pochi secondi ne arriva un altro:
Non preoccuparti, non mi farò gli affari tuoi. Ho fatto giuramento di utilizzare questa mia "capacità", come tu la chiami, esclusivamente a scopo didattico, per accellerare un processo di apprendimento che hai già parzialmente iniziato. Visto che per imparare quello che noi sappiamo già fare, fra tentativi e fallimenti, avresti bisogno di un paio di secoli, grazie ai miei suggerimenti hai ora la possibilità di apprenderli in poco tempo. Sei dei nostri, o ci abbandoni perchè hai paura che i tuoi segreti vengano scoperti?
La mia naturale curiosità si era di colpo infiammata. La possibilità di poter accedere ad antichi segreti, magari a rituali magici per l'ottenimento di capacità extrasensoriali ha acceso il mio desiderio di beni materiali: denaro, fama, importanza. Mi vergogno ancora ora ad ammetterlo, ma all'inizio non mi era passata nemmeno per un attimo l'idea che queste capacità potessero essere messe al servizio di qualche fine più ampio. Dopo qualche istante ritorno in me e noto a malincuore che, malgrado gli anni passati a cercare di migliorare, sono il solito avido di sempre. Un nuovo messaggio:
Ti invito a riflettere su quello che ti è capitato nel momento in cui ti sei sentito "eletto", o più fortunato degli altri. Questi "doni", come li chiami tu, non sono fardelli leggeri da trasportare, perchè per ottenerli è necessario perdere tutto sè stesso. Ma questo fa parte della tua vita, e sono sicuro che sai di cosa sto parlando. Quello che invece volevo sottolineare è che non esistono segreti, tecniche particolari o riti sciamanici da compiere per ottenere quelle che tu chiami "capacità extrasensoriali". Dal nostro punto di vista, utilizzarle è del tutto normale, dato che esse sono capacità intrinseche dell'essere umano. Per sua natura qualunque uomo è in grado di poter viaggiare nello spazio e nel tempo, osservare luoghi e tempi distanti, materializzare oggetti e così via. L'uomo è capace anche di donare la vita, oltre che di toglierla. Ma per raggiungere questi traguardi è necessario che arrivi ad un certo grado di luminescenza (?, ndr). E' come se qualcuno avesse una benda sugli occhi dalla nascita. La sua capacità di vedere, seppur bisognosa di educazione, è sempre stata lì, a disposizione. Quando per caso la benda si scosta egli vede brandelli di luce, ma non ne sa interpretare la natura. Con un enorme sforzo di volontà potrà un giorno togliersi questa benda e scoprire cosa significa vedere. Se qualcuno lo aiutasse farebbe comunque molto prima.
La mail prende ora dei toni drammatici:
E' per questo che ci interessi. Vogliamo reclutarti dalla nostra parte (?, ndr) perchè abbiamo bisogno di una persona con le tue attitudini per un lavoro di estrema importanza. L'umanità sta vivendo un momento straordinario, si stanno aprendo delle incredibili possibilità di evoluzione. Se non colte esse manterranno il genere umano in una condizione dolorosa. E' difficile da spiegare in questo momento, ti sarà chiaro fra non molto. Abbiamo bisogno di molti mezzi per poter materializzare questo cambiamento. Il conflitto è giunto ad un nodo rilevante, e sappiamo che gli altri ti stanno cercando. Ti vogliamo con noi. Accetti?
Questa è stata l'ultima mail che ho ricevuto quel giorno. La mia confusione ora era totale. Chi sono questi "altri" che mi stanno cercando? Sono i "cattivi"? O forse Mario è dalla parte dei cattivi, e gli altri sono "buoni"? E questo tono da catastrofe imminente, cosa rappresenta? Sono forse una setta di millenaristi, o invasati totali?
Tutto questo si è svolto nel giro di pochi minuti. La mia famiglia mi
sta aspettando, rientro da loro, cercando di non far trapelare il mio
sconcerto. Non voglio avere a che fare con nessuna guerra, di nessun tipo. Non rispondo alla mail di Mario. Decido di prendere del tempo per riflettere.
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