mercoledì 30 aprile 2014

Conferenza su Astrologia 2.0


Il 16 aprile 2014 ho tenuto a Pisa una conferenza dal titolo "Astrologia 2.0" dove ho esposto alcuni concetti fondamentali riguardo al mio approccio. Riporto qui un po' di materiale informativo sul tema della serata. Nella conferenza tali principi sono stati ulteriormente sviluppati al fine di introdurre un sistema interpretativo della Realtà più coerente con questa visione. Sto montando un video della serata, e conto di pubblicare un libro sull'argomento al più presto.


L'essere umano oggi è chiamato ad affrontare delle grandi sfide, la più importante delle quali riguarda la propria interiorità. Mai come oggi, infatti, gli esseri umani sentono la necessità di esplorare la propria personalità e di armonizzare il proprio comportamento in rapporto con gli altri e con l'ambiente, nell'ottica di progredire nel cammino della consapevolezza, lasciandosi alle spalle vecchie opinioni e preconcetti, e questo comporta inevitabilmente un certo senso di smarrimento.


La crisi economica ha contribuito a rendere più urgenti le risposte alle domande che gli uomini si chiedono da sempre: perchè viviamo? Quale è il nostro compito su questo pianeta? Le religioni hanno offerto una risposta, ma l'uomo di oggi sembra non accontentarsi più di una astratta dottrina, e desidera una nuova coscienza, più ancorata alla vita di tutti i giorni, per giudicare meglio se stessi e il mondo, sempre più complicato e incomprensibile.


Anticamente, gli uomini credettero di trovare un valido aiuto in questa direzione nell'osservazione degli astri, portando gradualmente all'invenzione della più antica delle Scienze Sacre, l'Astrologia. Dato che nulla accade per caso, dicevano i nostri antichissimi antenati associando agli astri le caratteristiche delle nostre personalità, la posizione dei pianeti al momento della nostra nascita ci mostra quello che sarà il destino della nostra esistenza su questa Terra. Gli astri non sono più aridi e lontani, ma rappresentano le nostre caratteristiche più profonde, le nostre profonde contraddizioni e, rappresentati come Dei, reclameranno simbolicamente il diritto di chiedere conto al momento opportuno della nostra condotta. L'Astrologia dunque si immerge nei mari insondabili del nostro inconscio e del mistero dei nostri destini. Anche l'uomo di oggi è affascinato dall'idea che la posizione degli astri, i loro movimenti e le loro reciproche posizioni possano parlare della sua vita di tutti i giorni, del proprio passato e delle sfide che potrebbero affacciarsi nel suo futuro.


Ma sarebbe sbagliato riprendere le antiche teorie, appartenenti ad un mondo estremamente più semplice del nostro, e sperare di poterle applicare senza alcuna modifica alle nostre complicate esistenze. Le personalità di punta della teoria astrologica mondiale infatti vedono sempre di più lo strumento astrologico come un supporto alla conoscenza di se stessi, della propria personalità, giù giù fino ai meandri del nostro inconscio, allo scopo di rimuovere tutto ciò che ostacola il raggiungimento della nostra più grande ambizione: la felicità.


Ecco dunque che un nuovo approccio all'Astrologia, in cui l'intero essere umano assume un nuovo ruolo, viene alla luce. In questa conferenza parleremo di un approccio all'Astrologia di tipo junghiano, in cui la Carta Natale parla delle singole componenti dell'uomo, cioè della sua natura fisica, emozionale e mentale, e anche di quella parte, insondabile perché inconoscibile, che gli Iniziati di tutti i tempi hanno descritto con le formule più varie: scintilla divina, anima, Spirito, insomma ciò che è immortale nell'uomo, sede delle nostre intuizioni e della nostra natura Divina, e di come i loro attributi plasmino il nostro destino. Tutto questo allo scopo di riportare l'Astrologia al ruolo che l'umanità gli ha da sempre tributato: uno strumento, all'interno di un cammino di crescita della consapevolezza, per la conoscenza di se stessi e del mondo.


Spesso l'Astrologia viene associata ad uno strumento oracolare che ci parla di vincite alla lotteria, numeri al lotto, amori infranti, o stati di salute più o meno precari. Ma questo è un utilizzo improprio della carta astrologica: essa schematizza infatti la posizione degli astri al momento della nostra nascita, e ci parla dunque di tutta la nostra vita, sia passata che futura, mostrandoci, con un linguaggio arcano, le tappe della nostra crescita. Chiaramente, queste tappe devono essere comunque raggiunte, sia che l'essere umano ne abbia coscienza oppure no. Spesso si dà la colpa al destino per ciò che di doloroso accade nella nostra vita, ma tutti dovremo prima o poi rendere conto delle nostre azioni, anche di quelle che non abbiamo avuto il coraggio di compiere. Per fare un esempio, non possiamo svitare una lampadina per poter dire che non esiste più un allarme in corso, così come non possiamo meravigliarci di scoprire un tradimento di una persona cara da un giorno all'altro. Dice un proverbio Sufi che una quercia non cresce fuori dalla tua finestra nell'arco di una notte.


Si illustreranno dunque i significati "simbolici" dei pianeti, delle Case, dei Segni Zodiacali e delle loro reciproche interazioni. Questo perchè la Carta Natale, sia essa riferita alla nascita di un individuo oppure di una società immobiliare o di una multinazionale, oppure di un evento accaduto nel nostro passato, parla per archetipi, e risulta dunque utile risvegliare quella parte della nostra mente preposta a comprenderli.


Per concludere, possiamo affermare che l'uomo ha la necessità di conoscere di più se stesso, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul mondo attorno a sé. L'astrologo di oggi ha dunque la responsabilità non solo di capire, assieme al consultante, le relazioni fra la sua carta natale e le sue caratteristiche attuali, ma anche di "fargli da specchio", neutralizzando la propria personalità e le proprie inclinazioni, per permettere alla persona di capirsi meglio, di conoscersi più in profondità, e di intuire perchè l'esistenza gli pone certi ostacoli e certe difficoltà.


La figura dell'astrologo che pontifica su passato e futuro, e su un consultante passivo, impaurito da un destino ineluttabile, sono ormai tramontate. Oggi una nuova forma di "terapia" sta nascendo: quella dove il terapeuta/astrologo non guarisce, ma aiuta il paziente a guarire da sè, aiutandolo a sfruttare le proprie Ombre e la propria forza di volontà.

martedì 29 aprile 2014

Due parole sulla "mia" Astrologia...

Cosa è per te l'Astrologia?
L'Astrologia è una Scienza Sacra, una via privilegiata per accrescere la propria consapevolezza, al pari dei Tarocchi o dell'I-Ching. Essa, studiando il Cielo, mostra le qualità delle cose che avvengono contemporaneamente sulla Terra, secondo la regola ermetica "come in alto, così in basso". Incidentalmente, essa può essere utilizzata come strumento per fare luce su alcuni aspetti oscuri della nostra vita. Può essere utile per conoscere meglio, ad esempio, sè stessi, il proprio carattere, la propria origine e il perchè siamo nati su questa Terra, in questa particolare famiglia, momento storico, ecc. In più, può offrire degli spunti utili riguardo alla propria evoluzione, ai traguardi a cui stiamo per avvicinarci, e a quelli che abbiamo già superato. 

Cosa NON è per te l'Astrologia?
L'Astrologia, essendo specchio archetipico della Vita, non è tutto quello che rientra nelle scelte arbitrarie dell'essere umano. Uno stesso destino archetipico può essere sviluppato in modi infinitamente diversi, senza per questo differire all'origine. Due persone nate quasi in contemporanea e nella stessa città condividono buona parte della propria Carta Natale, ma le loro vite possono assumere caratteri materiali completamente opposti, da cui è difficile a prima vista desumere tanta affinità. L'Astrologia non parla di ciò che un essere umano decide di fare della propria vita, ma della qualità della propria vita. La Carta Natale indica le tappe del cammino, ma è l'individuo che sceglie il cammino da fare.

Esistono nella Carta Natale costellazioni negative?
No, non esistono. Ciò che la Carta Natale ci comunica sono le nostre peculiari caratteristiche, che si manifestano in ogni livello di realtà in cui viviamo. Capita purtroppo sovente che noi non accettiamo questi nostri attributi, probabilmente perchè la massa non vede di buon occhio certi tipi troppo "innovativi". Questo comporta che i cammini di vita solitamente scelti dalla stragrande maggioranza non siano perfettamente consoni alla propria natura. Così, se qualcuno sceglie per la propria esistenza un cammino che impedisce alla sua Verità di venire a galla, la Carta Natale mostra come la Verità cercherà comunque di adempiersi, costi quel che costi. Questo è ciò che gli esseri umani chiamano "Fato", erroneamente interpretato come un volere esterno che si abbatte sfortunatamente su di noi. In realtà, siamo noi che attiriamo tali "tirate di orecchi", anche se non ce ne accorgiamo consciamente.

E' possibile prevedere disgrazie, sciagure o malattie?
Le disgrazie accadono nella misura in cui noi impediamo alla nostra Verità di manifestarsi. Questo, essendo conseguenza delle nostre scelte, non è scritto nella Carta Natale, e dunque non si può presumere. D'altra parte, è altrettanto vero che nella nostra vita sono programmati dei "check-point di consapevolezza": il destino si aspetta che, entro tali date, noi abbiamo compreso appieno determinati principi primi. Se questo non avviene, il Fato tende a sospendere il nostro libero arbitrio, scegliendo una strada per noi. Solitamente il Fato non ha la mano leggera: in particolare alcuni principi primi, uno per tutti Saturno, se non opportunamente compresi possono costringere l'individuo ad un cambio di rotta, a volte con la forza. E' per questo che nell'astrologia popolare il transito di Saturno è considerato nefasto: questo perchè tutti abbiamo qualcosa in sospeso da dover concludere.

Viceversa, è possibile prevedere amore, salute, buoni affari o vincite alla lotteria?
Idem come sopra. Ad esempio, la fortuna materiale non è collegata alla Carta Natale, ma alle nostre convinzioni sulla vita. Nella consultazione può capitare di parlare di fortuna o di salute, ma esse sono solo uno spunto per comprendere il principio primo che si manifesta attraverso di loro. E' possibile comunque cercare di prevedere il successo di una impresa dal momento in cui tale impresa si manifesta nel mondo. Nel passato e tuttora questo viene utilizzato per scegliere date e luoghi di stipule di trattati, matrimoni, nascite ecc. E' opportuno comunque segnalare una cosa fondamentale: se un individuo è convinto dell'insuccesso della propria impresa, la manifestazione di quest'ultima non potrà mai avvenire in un momento favorevole. Anche se egli avesse calcolato con estrema cura il momento ed il luogo, gli sarà comunque impossibile attuarlo, vuoi per un disguido o per un impedimento qualunque. La forza delle nostre convinzioni supera infatti la forza della nostra volontà, ed è per questo che le due devono andare in sintonia, e non in direzioni opposte.

In questo caso, l'Astrologia può esserci comunque di aiuto?
Naturalmente. Noi non amiamo fissare la nostra Ombra: per definizione essa ci fa paura, ci fa schifo, la rifiutiamo categoricamente. Per questo, lo choc di vederla scritta chiaramente sulla propria Carta Natale può esserci di grande aiuto. L'Astrologo deve aver avuto l'esperienza di cosa significa osservarsi spietatamente, ed è grazie a questa sua abilità che riesce a far fare lo stesso al consultante. Quest'ultimo infatti desidera superare un problema, ma spesso non guarda nella direzione corretta. Spesso infatti cerca fuori di sé le cause delle sue disgrazie. L'Astrologo gli consiglia invece di guardare all'interno, dove scoprirà una chiara quanto ineluttabile corrispondenza fra sé stesso e il mondo che lo circonda.

L'Astrologo è una persona speciale, superiore alle altre?
Assolutamente no. Anzi, spesso il fatto di essere carente su alcuni lati importanti del suo essere, come l'affettività o il funzionamento fisico, sono stati per lui un trampolino per poter accedere ad un determinato tipo di Saggezza. Sia chiaro che comunque egli rimane quello che è, la sua Natura archetipica non cambia. Può cambiare invece la sua visione del mondo, la sua teoria interpretativa della Realtà, per cui egli riesce a vedere cose che gli altri non vedono, e che sono spesso scambiate per qualità superumane. In Realtà, non c'è nulla di superumano. E' che, mi duole ammetterlo, questo appare superiore alla norma proprio perchè, come dice la parola stessa, nella "normalità" non si coltivano certe qualità tipicamente "umane", e ci si accontenta di uniformarsi.

L'Astrologo si approfitta delle credulità delle persone che lo consultano?
Parlando di persone in buona fede, per come lo intendo io questo è possibile nella misura in cui l'astrologo cerca di trovare una risposta alle sue lacune nell'esercitare una qualche forma di potere sui suoi consultanti. Dato che egli è comunque un essere umano, è possibile per chiunque cadere in questo errore. Sarebbe quindi onesto che egli per primo si accorgesse della cattiva piega che la situazione sta assumendo, e che interrompesse quanto prima il rapporto col consultante.

Cosa diresti a coloro che dicono "Non vado dall'astrologo, perchè non credo all'astrologia"?
Rispondo che fanno bene a credere questo, io sono con loro. Così come desidero che la mia opinione sia rispettata, così cercherò in tutti i modi di rispettare le opinioni degli altri, anche se queste fossero in netto contrasto con la mia. Non accetto comunque la limitazione della libertà altrui, in nessun caso, per cui se qualcuno cercasse di impedirmi di fare ciò che desidero, protesterei visibilmente. Ma se questo non si pone non vedo alcun problema, anzi, è bello a volte confrontarsi con chi la pensa diversamente, perché si partecipa così alle energie che egli ha utilizzato per formarsi una propria opinione, e se ne esce sempre arricchiti.

Come è possibile contattarti?
Non metto volentieri il mio numero di cellulare su Internet, quindi vi invito a contattarmi al mio indirizzo email (curmic0308@gmail.com) o sulla mia pagina facebook. Appena potrò cercherò di rispondervi.



lunedì 28 aprile 2014

Nessuna teoria

[...] Le teorie interpretative sono necessarie per interagire correttamente con la Realtà che vi circonda. Ciò che considerate la vostra mente, ossia ciò che considerate lo strumento con cui indagare la Realtà, viene ridotto dalle vostre convinzioni ad uno strumento lineare-duale. Così facendo, essa non è in grado di accogliere la Verità in sé stessa, semplicemente perchè si è autolimitata.
Fin dalla nascita costruiamo teorie interpretative della Realtà che ci circonda. Assegniamo scale di valori, stabiliamo rapporti causali, deriviamo regole morali, e in ultima analisi creiamo ciò che gli esperti di PNL chiamano "mappa del territorio". Con successo tali esperti, insistendo nel ripetere che "la mappa non è il territorio", ossia che il nostro modello di Realtà, essendo quest'ultima inconoscibile, è comunque una rappresentazione mentale, e dunque non libera da errori, inducono le persone a relativizzare i loro meccanismi psichici, elevando in ultima analisi la consapevolezza dell'individuo ad un livello in cui non sussiste più la problematica originaria.
 
Cosa è necessario fare per poter accogliere allora la Verità?
La prima cosa da fare è smettere di cercarla. Può sembrare un paradosso, ma nella situazione media degli esseri umani cercare la Verità equivale a scavare le fondamenta di un palazzo con un cucchiaio. Se invece si abbandona la volontà di cercarla, ecco che essa si insinua fra le pieghe della vostra attenzione e, invece di farvi accumulare conoscenze, cambia lentamente il vostro essere, in modo tale da espandere le vostre coscienze e permettervi dunque di scorgere la giusta strada per la Conoscenza.
Il pensiero esoterico nasce esplicitamente con la volontà di indagare la Verità al di là delle apparenze. In questo, la relativizzazione del proprio Io è una tappa intermedia nel cammino di consapevolezza: grazie a questo passaggio l'Iniziato riesce a sganciarsi dalle convinzioni ereditate dal proprio gruppo culturale di origine, ed inizia a vedere il mondo in modo più obiettivo, in una direzione di astrazione dal tempo e dallo spazio in cui è immerso. Tale percorso può essere assimilato ad una "espansione", ossia al processo relativo al superamento dei limiti imposti dalla propria condizione materiale. Seguendolo, egli scopre il proprio enorme potenziale. Tale percorso lo porterà alla fine a conoscere le leggi assolute che regolano il Divenire, e a domarle, per il suo bene e di chi lo circonda.

Qual è il più grande ostacolo alla Conoscenza?
Ce ne sono molti, ma credo che il più profondo e semplice di tutti, madre di tutte le altre difficoltà, è che vi credete degli individui, ossia credete fermamente che la vostra mente, i vostri desideri, le vostre emozioni siano vostri, ossia qualcosa di separato da ciò che percepite fuori di voi. In realtà il contenuto di voi stessi, a cui associate una individualità in mancanza di altre spiegazioni razionali, non è vostro, ma nasce, cresce, si evolve e muore all'esterno di voi, analogamente a tutto ciò che viene alla luce e muore nella Natura.
Egli ora ha le chiavi per poter essere davvero Padrone della propria vita. Ha ottenuto la pietra filosofale, è libero di bere dell'elisir di lunga vita. Ma, se fosse intenzionato ad accrescere ulteriormente la propria Consapevolezza, egli, nel suo cammino di espansione, si renderà conto che esiste un ulteriore limite da superare. Tale limite è lui stesso. In quanto essere duale, immerso nella materialità, e dotato dunque di un apparato psichico limitato, egli scopre che esiste una nuova frontiera, un nuovo orizzonte da raggiungere: superare i limiti imposti dalle proprie capacità, qui in questa vita, seppur rimanendovi immerso.

Ogni teoria interpretativa ha bisogno di un modello della Realtà: grazie ad essa voi ragionate sulla coerenza della Realtà, riuscite a prevedere scenari, cercate di manipolarlo. Ecco, una tappa del cammino è invece rappresentata dal fatto che ogni modello della Realtà è, come dice la parola stessa, un modello, magari estremamente valido, ma non è la vera Realtà. Lo avete visto quando affermate che "la mappa non è il territorio". Ecco, in realtà lo step successivo è di intuire che non vale la pena interpretare il territorio, non perché esso non esista, ma perché la sua Natura è mutevole, ed esistono leggi, a voi ancora sconosciute, che ne governano la Qualità
[...] Da una teoria interpretativa derivi il tuo comportamento pratico, le scelte da fare nella vita, ecc. Ecco, io ti dico che qualsiasi teoria è in ultima analisi falsa, perché è solo immagine della Verità. Puoi creare una Astrologia che ti parli della qualità del Tempo, e questo è utile per aiutare gli altri a  scegliere. Ma ti dico anche che dentro di te esiste un qualcosa che vede la Verità, la percepisce in modo del tutto naturale, ma non viene quasi mai ascoltata. Il corollario pratico di tutto questo è che devi allenarti ad ascoltare tale voce, chiamala intuizione se vuoi, e ad assecondarla, anche nelle situazioni che ritieni sconvenienti.
Dato che vede, l'Iniziato trova in sé stesso lo strumento con cui raggiungere questa meta: una particolare voce interiore che riesce a guidarlo nell'esistenza, di una qualità infinitamente più elevata di qualsiasi altra voce, perché essa appartiene a Colui che ha creato il mondo, e che quindi ha scelto non solo come muoversi nel mondo, ma che ha creato deliberatamente il Mondo in cui muoversi.

Egli allora abbandonerà ogni ricerca di interpretazioni della Realtà, perché sa che esse sono viziate sul nascere in quanto prodotto di una individualità, e contemporaneamente inizierà ad ascoltare tale voce, unica sua speranza in un mondo che ha perso ormai ogni significato. Come un faro nella nebbia, egli si affida alla sua intuizione per cercare di scorgere la luce in ogni situazione della vita, e scorgerà il destino dell'umanità nelle persone che incontrerà ogni giorno.

domenica 27 aprile 2014

Premessa

Oggi consultare un Astrologo può rivelarsi, se lo desideriamo, una esperienza entusiasmante. Immersi come siamo in una arida materialità, accecati dalla paura, inconcludenti e a volte disperati, la figura di un uomo che cerca di far scorgere la Bellezza della Realtà che ci circonda, qualunque essa sia, e della impensabile precisione con cui l'orologio del Destino batte sulle nostre spalle, risulta a tratti affascinante e a tratti paradossale.

Nell'epoca del consumo crediamo infatti che la crescita personale sia riducibile all'accumulo di conoscenze su un dato argomento, o sul perfezionamento in un'arte, o nell'esercizio di una qualche disciplina. In realtà, la vera Conoscenza non ha alcuna attinenza con tutto ciò, ma sfrutta tutto questo e molto altro, anche le vie più impensabili, per trascinarci verso di Lei. Non siamo infatti noi che la cerchiamo: un mammifero non ha bisogno di Conoscenza per ritenere la sua vita appagata. La Completezza invece insegue ogni essere umano, che in fondo al cuore percepisce come oggi sia ancora lontano da questo traguardo.

Parlare della Verità attraverso le parole è un esercizio difficile e propenso ad essere frainteso. Esse infatti sono nate per comunicare la separazione, la frattura fra gli uomini e fra essi e la Natura. Le parole sono uno strumento che non ha la capacità di poter comunicare tali profondità di pensiero. Quando invece, fortunosamente, esse stimolano un cambiamento, è perchè colui che legge tali parole è andato oltre, riconoscendo nell'anima dello scrittore qualcosa che egli aveva già dentro di sè, ma che ha paura ad ammettere. Usiamo dunque le parole per cercare di comunicare, ma non facciamo l'errore di credere che esse concludino l'argomento.

Facciamo parlare allora l'Astrologo, ossia l'Iniziato che osservando il cielo comprende di scrutare la Terra, e che si rammarica nel notare come i suoi simili, compreso lui stesso, evitino di cogliere le infinite occasioni di riconciliazione che la Vita offre loro, continuamente, ogni giorno. Egli infatti vive come sospeso su un filo, disilluso sul dar retta alla propria natura inferiore, incapace di poter distaccarsi completamente dalla sua Realtà, strumento di coloro che ne richiedono la presenza e le doti interpretative, conscio del fatto che, non esistendo alcun futuro, non può esistere nemmeno un piano prestabilito, e che la redenzione è dunque sotto la nostra completa responsabilità. Egli può solo scorgere i frutti del Momento cogliendoli dal Cielo, e tenta di offrirne a coloro che lo circondano.

Egli ha fatto spazio nella propria vita, accogliendo l'ignoto con coraggio. Sta a tutti noi imitarlo, con umiltà e fiducia.