Mi piace fare delle lunghe chiaccherate (si fa per dire) con il mio Maestro. Se pongo le giuste domande, Egli mi dona sempre delle informazioni interessanti, che io trascrivo con grande soddisfazione su un mio privato diario elettronico. Ed anche se spesso non capisco le risposte che Egli mi dà io le segno lo stesso, nella speranza che un giorno mi saranno finalmente chiare.
Questa volta sono riuscito a mettere a frutto velocemente i suoi consigli, ed è venuta fuori una cosa veramente interessante. Ecco come è andata.
Una decina di giorni fa ho chiesto al Maestro qualcosa sulla Qualità del tempo (ne accenno in maniera indiretta in questo post), ed in particolare sulla possibilità di poterla abilmente sfruttare per programmare gli eventi della nostra giornata in modo tale da goderne al massimo:
"Da un paio di giorni ho in testa questa idea fissa, non so bene come spiegarmi, è più una specie di premonizione non ancora digerita, una idea sfocata, come se una parte di me avesse colto qualche aspetto interessante, ma non ne abbia ancora informato la coscienza."
Lui è sempre felice di aiutarmi quando pongo domande su argomenti fumosi, in cui cioè comprendo la risposta ma non so ancora esprimerla in forma compiuta. Inizio a sospettare che Egli ami più fare il detective che il Maestro Spirituale. Comunque, questa è stata la sua risposta:
Quello che stai intuendo non è fantascienza, ma una effettiva possibilità umana. Parlo della possibilità, attraverso qualche strumento di tipo logico, umano e materiale, di poter comprendere la qualità dello spazio/tempo attuale in modo abbastanza preciso, sufficientemente preciso per ottenere interessanti risultati. Non è la prima volta nella Storia che se ne parla, anzi [...]
Devo mordermi la lingua (anzi la mente) quando mi serve questi abbocchi su impossibili antiche verità: mi sono accorto che non ama fornire luoghi, nomi e date precise. Ho interpretato questo come un atto di misericordia, dato che so in cuor mio che il mio animo indagatore si perderebbe volentieri nello studio delle conoscenze del passato, disinteressandosi completamente della Realtà che mi circonda. Dal suo punto di vista il mio destino non è evidentemente nel salvare qualcosa del passato, ma nel creare qualcosa di nuovo nel presente, ed io ne prendo atto.
Capita che quando ragiono liberamente su qualche argomento, spesso alle idee si accompagnino anche dei brevi flash visivi. Ho imparato con l'esperienza che questi sono eventi realmente accaduti nel passato o in qualche futuro ipotetico, ossia possibili declinazioni di scelte collettive e personali. Non sono quindi "il" futuro, ma uno dei possibili futuri che potrebbero attuarsi. Rivelo allora al Maestro le immagini che spesso ricorrono quando ragiono su questo tema. Lui intuisce al volo cosa vedo. Si tratta sempre della stessa visione: alcuni uomini barbuti, con uno strumento in mano, sono pronti ad eseguire una certa azione ma si bloccano, in attesa che il dispositivo dia loro un qualche segnale di partenza.
Cerco spiegazioni: chi sono questi uomini? Dall'aspetto e dall'abbigliamento sembrano dei saggi postmoderni, vestigia di civiltà ormai estinte, vestiti di abiti semplicissimi dai colori naturali. Quello che più mi colpisce sono però i loro occhi attenti, ma leggermente spenti, come di persone che conoscono fin troppo bene quello che li circonda, ormai immuni dalla paura del futuro che invece attanaglia i loro contemporanei. Nella visione non si vede cosa hanno in mano: è una specie di taccuino o un dispositivo elettronico, o qualche altra diavoleria tecnologica? Non vivono in un ambiente tecnologico - nella visione i loro piedi poggiano sulla nuda terra, e non si vedono edifici all'orizzonte. Come fanno allora a possedere uno strumento così avveniristico?
Mi chiedo se queste visioni siano percezioni del passato, di un possibile futuro, o di un film di fantascienza. Mi risponde così:
Credo che dovrai concentrare i tuoi studi e la tua attenzione verso questa direzione. Abbiamo una bussola naturale che segna quale principio ci sta maggiormente influenzando in questo momento. Se vuoi puoi studiare tutto questo da un punto di vista matematico, non ti manca molto, la maggior parte delle informazioni ce le hai già. [...] Vogliamo iniziare a pensare come potrebbe essere fatto?
Io chiaramente ho accettato (voi non lo avreste fatto?), e vi risparmio la sequela di informazioni che ne sono scaturite, difficili per me e credo incomprensibili ai più. Grazie alle mie conoscenze informatiche sono riuscito a implementare un
primo modello della Realtà costruito a partire dalle indicazioni del
Maestro. Ho lavorato con molta passione, scontrandomi con numerose difficoltà, ma alla fine ho potuto toccare con mano dei risultati tangibili. Cercherò di formulare quello che ho scoperto in un prossimo post, tutto dedicato alle scoperte che ho fatto grazie al modello che mi ha regalato il Maestro. Vi anticipo solo che le conseguenze per la mia vita sono state stupefacenti: credo che la frase più appropriata per spiegare ciò che ho visto sia: "è come vedere gli Dei accanto a sè". Grazie alle indicazioni del Maestro ho scoperto con sorpresa che non c'è più bisogno di cercare di capire dove essi si nascondono, quali siano i loro voleri, come essi faticosamente cerchino di farsi intendere da noi mortali. Perchè noti concretamente la loro presenza in ogni istante della vita, e di come, grazie a questa capacità, non cammini con la benda sugli occhi, sbattendo continuamente contro muri ed ostacoli, ma per la prima volta ti muovi agile, decontestualizzando spazio e tempo, che diventano semplicemente variabili al tuo servizio.
Per ora non dico di più, devo ancora comprendere pienamente cosa ho scoperto. Ne è venuta fuori quindi una interessante teoria. Anche se questo modello è semplificato rispetto alla complessità del modello originario, risulta comunque interessante, soprattutto perchè lega in modo preciso Astrologia ed un'altra disciplina esoterica, affascinante e poco conosciuta, che secondo me completa la prima efficacemente, andando a colmare l'una le lacune dell'altra. Ne sta venendo fuori una cosa nuova: che io sappia, nessuno nel mondo di oggi, nè mi è giunta voce che in passato qualcuno lo abbia fatto, si era mai avventurato in questa direzione - anche perchè la strada che sto battendo risulta impraticabile a chi non possieda discrete conoscenze informatiche, buone basi astrologiche ed un immancabile pizzico di follia, quel tanto che ti permette di avanzare nel buio fregandotene di tutto quello che potresti sbagliare, sottovalutare, ignorare.
Devi capire che non esistono momenti migliori o peggiori, quella è una stronzata. Esistono però momenti più adatti a fare qualcosa, altri a farne altre.
A volte il mio Maestro è un po' scurrile, ma solitamente lo fa a ragion veduta. In questo caso, polemizza su un certo tipo di Astrologia, che giudica i momenti della giornata in positivi e negativi. In realtà Egli desidera solo mostrare che ogni momento può essere buono per un certo tipo di attività, e che non esistono momenti cattivi (ossia, inutili o peggio ancora, dannosi), in cui bisognerebbe rifugiarsi in un ripostiglio con gli occhi fissi sull'orologio a non fare niente.
Ciò che ora potrebbe essere diversa è la diffusione di massa di queste conoscenze.
Devo ammettere che sto ancora cercando di capire cosa ho in mano. Cercherò a breve di postare alcuni
risultati, in particolare pubblicherò dei grafici sull'andamento delle
energie nel corso della giornata che tutti potranno sperimentare sulla loro pelle, e di come esse possano essere
"cavalcate", per assicurarci il massimo risultato in quello che
programmiamo di fare.
Lascio i miei lettori con una domanda. Immaginate per un istante che questo strumento esista già e supponiamo che grazie al suo aiuto la Realtà inizi a disvelare pienamente le sue trame. Chiamiamo questo ipotetico strumento "cronorivelatore", ossia rivelatore della qualità del Tempo.
Quali sarebbero le ricadute sulle vostre vite? Vorreste uno strumento del genere? L'immagine dei saggi vi alletta o vi respinge? Vorreste essere uno di loro?
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